di Roberta Bezzi
Ph. Lidia Bagnara

Ricciardella e Ferri

Coppia nella vita e nel lavoro: Cristiano Ricciardella e Mascia Ferri sono il duo imprenditoriale che, nel giro di pochi anni, ha dato nuova luce a diversi locali del ravennate.

Insieme nelle vita e sul lavoro. Accomunati dall’amore per le due figlie Nina e Lola, nate all’interno di un matrimonio che dura dal 2006, e dalla passione per i loro numerosi locali che selezionano e gestiscono con fiuto imprenditoriale, riuscendo a trasformare in oro ciò che toccano. Lui è Cristiano Ricciardella, imprenditore di lungo corso che nei primi anni Novanta – appena ventenne – è stato tra i fondatori e titolari di discoteche storiche della riviera quali il Santa Fè e il BB King di Marina di Ravenna, contribuendo così a dare il via a una irripetibile stagione di movida. Lei è Mascia Ferri, la panterona sensuale della seconda edizione del Grande Fratello, quella del 2001, uno dei personaggi più indimenticabili del noto reality, l’ex barman di discoteca poi avviata a una brillante carriera televisiva. Cristiano e Mascia si conoscevano da tempo, ma la scintilla è maturata in un secondo tempo, nell’esatto momento in cui entrambi hanno deciso di dare una svolta alla loro vita: lui, lasciando il sempre più impegnativo mondo della notte; lei, chiudendo con la fortunata parentesi televisiva. Mettere su famiglia è stato un attimo: dopo soli sei mesi Mascia era in attesa della primogenita e in tanti a Ravenna ricordano il loro matrimonio alla basilica di San Giovanni Evangelista, in cui lei si è presentata in un elegante abito nero lungo. “Il mondo delle discoteche oggi è molto più difficile di un tempo e ha subìto un’importante frenata,” racconta Cristiano Ricciardella. “Da un lato, le ripetute crisi economiche hanno fatto sì che ci sia ora una minore disponibilità economica. Dall’altro, sono un po’ cambiati i costumi, perché le persone amano riunirsi anche in spazi diversi. Dopo aver vissuto quei mitici anni da giovanissimo inesperto quanto entusiasta, a un certo punto sono maturate esigenze diverse. Non si può mettere su famiglia e restare in giro tutta la notte. Oggi a mezzanotte, come dico sempre, sono già felicemente a letto da un’ora.”

“La partecipazione al reality,” ricorda Mascia Ferri, “mi ha spalancato le porte della tv e per sette anni sono rimasta lontana da Ravenna. Mi invitavano di continuo, come ospite, nelle più note trasmissioni e ho avuto l’opportunità di fare programmi come Lucignolo, Controcampo, On The Road e Quelli che il calcio. Questo però ha avuto anche un risvolto imprevisto: da Roma in giù era impossibile andare perché la gente mi riconosceva, mi si appiccicava addosso, chiedeva foto e autografi. Per sentirmi più sicura, dovevo girare con due guardie del corpo. Ho cavalcato l’onda finché ho potuto, finché mi chiamavano. Quando ho capito che era ora di iniziare a sgomitare, non me la sono più sentita e ho lasciato. Sono una persona tosta ma umile, abituata a vivere di cose concrete. Vivere sul chi va la, con il rischio di rimanere senza lavoro per mesi, non fa per me.” E la stessa grinta oggi è tutta per le varie attività imprenditoriali che gestisce con il marito che le ha fatto da maestro. “Avevo esperienza da barman, ma ho dovuto imparare a gestire un locale dall’A alla Z. A un certo punto, però, mi sono accorta di poter camminare con le mie gambe. Anche se, a sentir lui, ho ancora qualcosa da perfezionare…” rivela Mascia. Ma Cristiano è pronto a rassicurarla: “Lei ha un innato spirito imprenditoriale e molto abile nel curare l’estetica non solo del locale ma anche del servizio.

Cristiano e Mascia si conoscevano da tempo, ma la scintilla è maturata in un secondo tempo, quando hanno deciso di dare una svolta alla loro vita: lui, lasciando il mondo della notte; lei, chiudendo con la parentesi televisiva.

“Lo volevamo a tutti i costi. Sarà un posto bello con tanti servizi compresi nel costo dell’ombrellone, grazie a una serie di pacchetti. La novità? Rendere fruibile ed elegante l’ospitalità dei clienti,” rivelano. Dopo il Punta Turquesa, nel 2012, è arrivato lo Chalet dei Giardini Pubblici, la più grande sfida vinta, considerando che il locale era decadente da tempo e il parco mal frequentato. “All’inizio,” ricordano i due imprenditori, “le mamme mettevano i bambini nei giochi e stavano al loro fianco, come a volerli proteggere. Quando hanno cominciato a sentirsi più sicure si sono avvicinate allo Chalet per bere o mangiare qualcosa. Con pazienza e determinazione, siamo andati avanti tre anni senza in pratica ricavarne uno stipendio, ma poi le cose hanno cominciato a funzionare.” E, oggi, lo Chalet è uno dei posti più apprezzati dalle famiglie e non solo. Sempre a partire dal 2012 e per i successivi cinque anni, instancabili, i due coniugi rilevano uno dopo l’altro quasi tutti i locali all’interno del CinemaCity, per un’offerta ricca e variegata: l’American Graffiti, noto per i classici hamburger americani; il Cine-Pizza, per una pizza fino a tarda sera; la bruschetteria e birreria Pan De Ajo e il bar rinato sotto il nome di Lonì Caffè. Anche in tal caso, la loro gestione ha fatto la differenza. “Il CinemaCity ha sempre avuto un bel giro di persone. In tal caso, l’impresa è consistita nel cambiare i fruitori, ossia nel portare le famiglie che ora arrivano anche apposta per mangiare da noi. Così, non è più solo un posto per ragazzi.” In ultimo, proprio prima che scattasse il lockdown, il 7 marzo scorso hanno aperto, insieme a Vincenzo Del Vecchio, il nuovo Serafina, il bar gourmet situato davanti al celebre Teatro Alighieri che da anni passava da una gestione all’altra, nonostante la posizione invidiabile. Il locale, dalle 7 del mattino fino a mezzanotte, propone la colazione, la formula del brunch per il pranzo, aperitivi e pizza la sera.

Qual è il loro segreto imprenditoriale? La sintonia raggiunta, la capacità di arricchirsi attraverso lo scontro, la complementarietà dei caratteri: lui più diplomatico, lei più diretta. La grande voglia di lavorare, anche a testa bassa.

Qual è il loro segreto imprenditoriale? A vederli, si intuisce. La sintonia raggiunta, la capacità di arricchirsi attraverso lo scontro, la complementarietà dei caratteri: lui più diplomatico, lei più diretta. La grande voglia di lavorare, anche a testa bassa: non è difficile vedere lui scaricare della merce e lei servire un caffè o stare alla cassa, se necessario, malgrado gli oltre sessanta dipendenti. E, ancora, la voglia di mettersi sempre in gioco, consapevoli che la clientela arriva sempre ma farla restare non è automatico. “A chi ci dice che siamo matti e chi ci chiede chi ce lo faccia fare, rispondiamo che proprio non riusciamo a stare fermi, al punto che ogni tanto dobbiamo persino frenare le idee.” E, ora che le figlie stanno crescendo, l’irrefrenabile Mascia non esclude un ritorno in tv: “Mi fa piacere che continuino a cercarmi. In questi anni mi hanno proposto di partecipare all’Isola dei Famosi o al Grande Fratello Vip ma ho sempre rifiutato per impegni lavorativi e familiari. Non nego però che, anche se la tv di oggi è cambiata e ha perso di spontaneità e fantasia, mi piacerebbe fare un’ultima nuova esperienza.” Questa volta, però, a guardarla da casa ci sarà la sua famiglia e la certezza di tornare alla vita di sempre.