tratto da “52 domeniche con il mio cane in Romagna”
Un suggestivo percorso attraverso le colline della Repubblica di San Marino, alla scoperta della tratta ferroviaria che collegava l’antica Repubblica con la città di Rimini.
Sapevate che Rimini e la Repubblica di San Marino erano collegate da una linea ferroviaria? Un unico binario, su cui fino al 1944 un trenino ha percorso avanti e indietro la tratta, collegando la città di riviera al monte Titano e alla sua antica città. Inoltriamoci tra le dolci colline a Nord-Est del territorio della Repubblica di San Marino: andremo alla scoperta di un’inconsueta testimonianza di un recente passato: il sentiero n. 16-17 percorre un tratto della vecchia linea ferroviaria che collegava l’antica repubblica con Rimini. Si tratta di un percorso piuttosto facile, che presenta solo alcuni brevi tratti in pendenza per un dislivello di 160 m, di cui percorreremo i 9 km abbondanti in circa 3 ore.
Da Strada Paradiso, a Domagnano, imbocchiamo il percorso a ridosso di un interessante sito archeologico: si tratta di un’antica villa romana, le cui testimonianze sono conservate al Museo di Stato. Il tracciato scende dolcemente lungo i vecchi binari, tagliando i campi coltivati in cui si possono ammirare filari di olmi, biancospini e querce. Dopo circa 1 km, il sentiero passa attorno all’Arboreto di CàVagnetto, una struttura realizzata a scopi didattici ed educativi, in cui sono coltivate numerose specie arboree e arbustive. Aggirato l’Arboreto seguiamo il tracciato che si snoda fra coltivi e piccoli uliveti. Alla nostra sinistra ci fa compagnia la sagoma maestosa del Monte Titano.
Giunti in località Pozzo Campore attraversiamo un breve tratto di strada pubblica e proseguiamo al margine di un campo fino a Lesignano, per poi percorrere Strada Genga d’Acqua sino alla galleria che conduce all’attrezzato Parco Laiala, dove potremo concederci una pausa e uno spuntino. All’estremità opposta del parco pubblico risaliamo a destra e attraversiamo la vecchia pineta di Laiala, finché il sentiero non si ricongiunge con Strada Genga d’Acqua da cui ripercorreremo a ritroso il tracciato per tornare al punto di partenza.
Articolo pubblicato all’interno dello Speciale Romagna nei numeri di IN Magazine 02/2020